Valdarno Superiore
Il Valdarno Superiore è un ampio catino naturale, chiuso a nord est dal massiccio del Pratomagno e delimitato a sud ovest dai modesti Monti del Chianti. L’Arno vi entra attraverso la «valle dell’Inferno», una lunga gola oggi occupata da due bacini artificiali contigui, uscendone alla «stretta dell’Incisa». La vallata del Valdarno è divisa fra le Province di Arezzo e di Firenze. La sezione aretina si slarga fino ad includere l’ondulato territorio solcato dall’Ambra, affluente di sinistra del maggior fiume toscano.
Il Valdarno superiore presenta molteplici paesaggi: alpestre e solitario sulle alte pendici del Pratomagno; accidentato da pittoreschi fenomeni di erosione argillosa ai piedi della stessa dorsale; nettamente caratterizzato dall’opera dell’uomo nella parte centrale. La porta del Valdarno è Ponticino, il paese di Pupo posto sulla riva sinistra dell’Arno, lungo la statale 69 è il primo paese che s’incontra dopo che il fiume con il salto della Penna, lascia il Casentino e la piana aretina. Il primo comune che l’Arno incontra nell’entrare nel Valdarno dopo ili salto della Penna è Laterina. Terra di antica industrializzazione, il Valdarno ha un’economia attiva e differenziata, presente nei settori alimentare, tessile, dell’abbigliamento, delle calzature, estrattivo, chimico, di trasformazione dei metalli ed elettromeccanico. Ne è il cuore il triangolo Montevarchi-San Giovanni Valdarno-Terranuova, denso di attività, di traffici e di servizi. Scarso il peso dell’agricoltura e limitato quello del terziario. Nel Medioevo la vallata fu a lungo contesa tra Firenze e Arezzo. I centri principali del Valdarno Superiore sono Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Figline Valdarno, Terranuova Bracciolini, Incisa in Val d’Arno, Castelfranco di Sopra, Pian di Scò, Reggello, Rignano sull’Arno.
Fonte: Wikipedia