Il nostro Club

4 Aprile 1967, Costituzione del Rotary Club Valdarno

Il Rotary Club Valdarno è sorto per iniziativa del Club di Arezzo, che nei primi dell’anno 1967 ne propose la costituzione agli organi direttivi internazionali.

Per la verità anche molto tempo prima, nel 1960, l’allora Presidente, il compianto Avv. Raffaello Brunori e l’Avv. Domenico Zampi gettarono le prime basi per la formazione di un nuovo Club nel Valdarno. Nel gennaio 1967 la procedura fu ripresa. L’Ing. Giorgio Cantucci, il Prof. Giovanni Faleg, rispettivamente Presidente e Segretario di allora, l’Ing. Franco Prosperi, Donato Bastanzetti, l’Ing Mario Mucci, presero contatto con coloro che erano stati prescelti quali Soci Fondatori del Club Valdarno e nella riunione tenuta il 4 Aprile 1967, alla presenza del Marchese Berliri Zoppi di Zolasco, designato dal Governatore Prof. Aru di rappresentarlo durante le fasi preliminari, fu firmato l’atto di costituzione, con l’approvazione del relativo regolamento.
La data di nascita del Club Valdarno è quindi il 4 Aprile 1967.
Profonda gratitudine e perenne riconoscenza agli Amici che, per Primi in Valdarno e con il sostegno del Club Padrino di Arezzo, hanno costruito e coltivato l’ Ideale Rotariano e lo hanno affidato alle generazioni successive arricchito del loro esempio e della loro coerente esperienza di vita.

Soci Fondatori

  1. Dott. Tommaso BAGIARDI
  2. Dott. GiuseppeBatacchi
  3. Rag. Lorenzo Bazzanti
  4. Sig. Giovanni Benini
  5. Cav. Siro Benini
  6. Dott. Dino Burbui
  7. Cav Duilio Cappelletti
  8. Dott. Ciro Filomeni
  9. Dott. Giorgio Fiorentini
  10. Dott. Francesco Franceschi
  11. Geom. Fernando Granelli
  12. Dott. Luigi Loretti
  13. Dott. Folco Montorselli Brachetti
  14. Dott. Giorgio Nenci
  15. Avv. Lorino Nocentini
  16. Avv. Aldo Perrin
  17. Rag. Adolfo Rossi
  18. Dott. Carlo Sansoni
  19. Dott. Leonello Signorini
  20. Dott. Mario Tossi
  21. Dott. Enzo Vezzi

Consegna della Carta - 29 ottobre 1967

Riportiamo di seguito parte del testo, relativo alla cerimonia di consegna della carta al Club dal bollettino distribuito il 4 aprile 1969, secondo anniversario della costituzione del Club:

“Ottenuta l’ammissione del nuovo Club nel Rotary Internazione (23 agosto 1967) , il Governatore Prof. Giulio Agostini consegnò ufficialmente al Club la Carta il 29 ottobre 1967 durante una cerimonia alla quale furono invitati vari Club della Toscana, dell’Umbria e del Lazio.

La festa della consegna della Carta avvenne in una bellissima giornata illuminata da un sole splendente che rese più bella e più accogliente la terra del Valdarno.

La cerimonia ebbe inizio alle ore 11 in San Giovanni Valdarno, dove i convenuti furono ricevuti nel nuovissimo e spazioso Cinema Marzocco.”

Il Presidente Dott. Lionello Signorini rivolse il suo saluto ai convenuti, accennando poi alle caratteristiche principali della operosità e industriosità del territorio del Valdarno. “In questo fervore di attività il nostro Club rivolgerà particolarmente attenzione a tutti i problemi che interessano la zona per contribuire a risolverli nei limiti delle nostre possibilità, per stimolare iniziative private e pubbliche. Siamo consapevoli che il Rotary è una amicizia universale di uomini che si propongono l’ideale del servire gli altri, che agiscono e lavorano nell’interesse di tutti, della collettività, professando rigorosi principi di onestà e di rettitudine, al di fuori e al di sopra degli interessi personali. Con questo ideale noi ci accingiamo ad iniziare la vita del Club del Valdarno.”.

Prese quindi la parola l’Ing. Giorgio Cantucci Past President del Club padrino di Arezzo. Dopo avere accennato alla lunga procedura di ammissione presso la segreteria del Rotary International di Zurigo, parlò della sua profonda emozioni di contribuire alla nascita di un nuovo Club, terminando con l’augurio di un avvenire denso di lavoro e di successo.

Parlò quindi il Marchese Avv. Carlo Berliri Zoppi di Zolasco, quale rappresentante personale del Governatore durante le fasi preliminari della costituzione, rivolse al Club parole di incitamento per la formazione di un Club giovanile e per l’adesione del nuovo Club alla Rotary Foundation.

Prese quindi la parola il Past Governor Prof, Luigi Aru che ringraziò il Club di Arezzo per la sua attività di Club Padrino; passando poi ad indicare i principali scopi del Rotary, primo dei quali l’Amicizia e l’Altruismo; e quindi concluse con la necessità di portare i principi Rotariani nei luoghi di lavoro, ringraziando per la lo collaborazione le Signore Consorti ed augurando al Club di crescere e di irrobustirsi.

Prese per ultimo la parola il Governatore Prof. Giulio Agostini che, dopo aver ringraziato il Governatore Aru, il Past President Cantucci il Presidente Faleg di Arezzo per aver voluto questo nuovo Club, parlò dei valori che sono alla base del sodalizio, e che, nel servizio consentono di sopportare ogni sacrificio e di superare ogni difficoltà; formulando l’augurio più ampio, più sentito e più amichevole per un’attività veramente feconda del Club.

Al termine del suo intervento lo stesso Governatore Agostini consegnò ufficialmente la Carta al Presidente Signorini che salutò con un abbraccio che volle significare l’Amicizia e la Fratellanza che lega i Rotariani in tutto il mondo.

“ I convenuti, dopo la cerimonia in San Giovanni Valdarno, si portarono nella vicina Montevarchi nei locali della accogliente “Casa del Bersagliere” dove si tenne il convito.

Il simposio con la presenza di un bel gruppo di componenti del Club giovanile di Arezzo, si svolse allegramente.

La signora Faleg ruppe la bottiglia di spumante sulla campana di bronzo donata dal Club Padrino, fusa dall’Amico Cav. Donato Bastanzetti.

Il Prof. Giovanni Faleg, a nome di tutti i Club del 188 Distretto, offrì al Prof. Luigi Aru un bellissimo quadro di Giovanni Palazzi a ricordo della di lui proficua attività quale Governatore nell’anno 1966-67”.

Al convito seguì la visita al Museo Paleontologico illustrata con competenza e chiarezza dal Dott. Fabio Bartolini, Conservatore dell’Accademia del Poggio.

“ Alle 17 ebbe termine la bella giornata che rimarrà nel ricordo di quanti vi presero parte”.

40° anniversario della fondazione